È arrivato da noi in rifugio, abbandonato quando era ancora un cucciolo, molto timoroso anche a causa di ciò che gli era accaduto fuori.
Ipotizziamo che Dejavù purtroppo sia stato investito (anche se di striscio) nel periodo precedente all’abbandono in rifugio e questo incidente gli abbia provocato il ferimento e la perdita di due polpastrelli di una zampina anteriore. Dejavù, tuttavia, cammina e corre normalmente ma si comprende che per difesa appoggia la zampetta offesa in maniera differente rispetto all’altra.
Il suo incidente ha comportato il fatto che lui fosse molto spaventato e non fosse molto propenso al contatto umano. In realtà, cerchiamo di dare una spiegazione a come si è danneggiato la zampina ma non sappiamo se ha avuto anche situazioni poco piacevoli con figure umane.
Per questo motivo, Dejavù non è subito stato messo in adozione ma, una volta pronto, è stato liberato all’interno del parco.
Nel corso di quest’anno, Dejavù si è molto avvicinato ai volontari e ha scoperto quanto sia bello farsi accarezzare e coccolare. Li segue durante il turno e cerca sempre il contatto. Pian piano è emersa la sua dolcezza.
Allo tesso tempo, i volontari hanno potuto conoscere il suo approccio con gli altri mici. Purtroppo, Dejavù è un micio troppo buono, si fa prevaricare dagli altri gatti e per mangiare non è in grado di imporsi, dobbiamo farlo mangiare con un piattino a parte, come accade anche per alcuni altri mici.
Per Dejavù cerchiamo una famiglia che sappia comprendere i suoi tempi e sappia comprendere la potenzialità di un micio dolcissimo che nella sua breve vita ha già conosciuto un investimento e un abbandono e che gli voglia aprire la porta della propria casa e di un futuro certamente più protetto e semplice per lui.

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